mercoledì 29 settembre 2010

....... MEZZE STAGIONI............

         Oggi ho avuto la brillantissima idea di metter su i tacchi alti, un paio di sandaletti estivi indossati due volte in un anno e pronti per l'ultimo sfoggio prima di un autunno che è ormai alle porte. Non ho calcolato che l'altitudine rallenta la circolazione del sangue e  il neurone che si aggira nel mio cervello, solo come un pesce rosso nella sua boccia di vetro, ne avrebbe subito le conseguenze.....Arrivo nella mia classica andatura da troll ubriaco (non sono abituata a girare con i tacchi,  sono detentrice del record di corsa e inciampo su ballerine, con tuffo a rana sul linoleum del 3°, mentre correvo a prendere l'ascensore a fine turno, con rischio di paresi facciale se avessi centrato la colonna posizionata da un architetto, presumo drogato, proprio davanti alla porta) e comincio una bella giornata lavorativa con le migliori intenzioni, sfidando gli sfottò delle colleghe e gli sguardi perplessi della clientela, alla mia cassa preferita, la numero tre......
      Sto in cassa una mezzoretta e guardo il lento sfilare delle stagioni: dalla canotta e infradito prettamente agostiane di un abbronzatissimo ragazzino quindicenne, passando per maglioncini buttati distrattamente su camicie di semi-giovani single già con qualche raffreddorino e colpo della strega, stivali scamosciati e giacche di lana nuove di negozio, che al  solo guardarle mi manca l'aria, di perfette aspiranti pioniere di nuove tendenze per l'autunno, per cadere in foulard e impermeabili di vecchiette spaventate dalla prima tramontana e giacconi di pile di nonni infreddoliti (a dicembre ci avvolgiamo  nello scaldaletto della Delonghi attaccando la spina  alla prima presa di corrente?).......
         Questi sono i giorni che preferisco..... quando al sole si schiatta dal caldo ma dopo il tramonto ci vuole il piumino..... in questo periodo dell'anno si  riconosce subito chi esce di casa al mattino presto per recarsi presumibilmente a lavorare da chi, invece, mette il naso fuori dalla tana dopo le 12: Occhi semi-chiusi, giubbotto anti-vento, scarpe sportive, naso che smoccola e occhi arrossati? lavoratore arrivato in vespa.... Sorriso rilassato infradito, shorts, maglietta mezza manica, quotidiano sotto l'ascella e occhiali  da sole ? nullafacente svegliatosi sul mezzogiorno e pronto per l'ultima capatina in spiaggia.....        
          All'improvviso lo squillo da  sirena della guardia costiera del nostro telefono interno mi richiama alla realtà: "Potresti raccogliere un pò di deperibili e non?" Bene.. mesi e mesi trascorsi senza uscire dalla mia postazione e oggi che ho i tacchi...... Chiudo la cassa e  prendo un carrello per raccogliere dalle casse libere la merce lasciata da clienti distratti o rompicoglioni diplomati  e comincio a caracollare lungo la barriera, non senza qualche difficoltà di deambulazione ....Fortuna vuole che la clientela, vedendo avanzare un metro e ottanta scarso  di cassiera pericolosamente instabile si scansa e mi fa passare con tutto il carrello, che  si riempie ben presto di ogni sorta di articoli... dalla mutanda dimenticata nel cestino, alla coca bevuta a metà, al gambo di sedano trovato nella tasca di uno spiritoso cliente che, vistosi scoperto, l'ha rifiutato, una triglia di plastica lasciata a  boccheggiare sul rullo spento....trucchi, giornali, chili di farina e blister vuoti di ogni articolo immaginabile: dall'osso per cani alla pinzetta strappapeli..... Riesco a malapena  ad arrivare alla fine della barriera casse che una voce  annuncia "La sig.ra ........... è attesa alla sua postazione di cassa" ....... ritorno all'ovile con l'andatura di un alcolista anonimo fuori da un bar e mi rimetto di buona volontà a servire clienti freneticamente ansiosi di uscire dal supermercato col loro scontrino in mano.... 
          Dopo una mezzora altro urlo di sirena "Potresti andare ad ordinare le corsie del tessile?"... Mi volto alla ricerca, oltre il vetro della cassa centrale, del volto conosciuto che si sta divertendo a vedermi arrancare a mò di torre di Pisa nell'attesa di una mia caduta da inserire negli annuari del divertimento dell'ipermercato e prego per una leggera orticaria, una serie di starnuti o  un tic nervoso.......Ma mi rassegno al mio destino e mi dirigo verso le corsie del tessile, naturalmente agli antipodi, dove mi aspetta un mondo nuovo... tra camicie spiegazzate e lasciate fuori posto, jeans  appallottolati alla "chi se ne frega, non è roba mia", calze lasciate per terra ad aspettare un misericordioso che le raccolga e le riposizioni, scorgo spuntare matite e confezioni vuote di yogurt, libri e giornaletti... Mi metto con pazienza a riordinare tutto ma dopo nemmeno un'ora stesso annuncio, stessa scena......
           Ritorno in cassa a mò di Lassie e dò il meglio di me nel non riuscire a dare il resto ad una coppia di malcapitati che mi hanno aggiunto gli spiccioli all'ultimo minuto, entro in panico e comincio a strabuzzare gli occhi e mormorare frasi senza senso mentre  il neurone si è come appisolato all'interno della scatola cranica..... non so come ma riesco alla fine a salutare  la gentilissima coppia che ha subito il mio stato confusionale senza battere ciglio .......
           Guardo la coda che si allunga lungo i corridoi e comincio ad avere un leggero male ai piedi... non è stata una bella idea quella del tacco alto......fortuna che ci sono colleghe che facilitano la vita..........

1 commento:

  1. Eccomiii!!Ah ah ah mi vien da dire mal comune mezzo gaudio!Va là che come blog va bene, poi col tempo vedrai che lo riempi.
    Un abbracccioneee!!

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