Ti osservo avvicinarti spavaldo e penso "......Ce la puoi fare".... Tu abbronzato cinquantenne giovanile sceso dalla bassa padana, scampato per miracolo all'annegamento nel nostro mare per far l'esperto (bello.... la piscina è un'altra cosa, non ha i pesci, non ha l'onda e soprattutto non ha nè scogli nè correnti) adesso ti accingi a mettere sul rullo quella montagna di merce che hai nel carrello... Io ti incoraggio mentalmente "Forza.... basta mettere le cose un pò alla volta, per ordine, senza voler entrare a tutti costi nel guinness dei primati per la spesa più alta e più svelta mai effettuata....." Ti guardo e so già che ogni mia speranza andrà delusa..... Lo capisco dalla disinvoltura con cui posizioni bottiglie e detersivi, dritte come monoliti dell'isola di Pasqua, in mezzo a frutti di bosco e uova...Lo sospetto da come accartocci carta igienica e patatine..... Lo sento da come sorridi sicuro guardandoti intorno stile Berlusca prima del Duomo in faccia, in cerca di un apprezzamento che, sei sicuro, arriverà....Lo temo quando ti sento dire alla consorte "Vai avanti col carrello che qui ci penso io"..... Lo verifico dal crash che ad un certo punto rimbomba per tutto il negozio: anche oggi una bottiglia di Bertolli friggi-contento si è tuffata sul pavimento spargendo cocci di vetro nel raggio di cinque metri e inondando i clienti nel raggio di due.....Bravo! Complimenti! Adesso dimmi solo che a Milano avete i rulli che potete metterci sopra una piramide di bottiglie di olio e non ne cade una o che le vostre cassiere riescono con una mano a reggere la merce mentre il rullo va e con l'altra farla passare allo scanner e insacchettarla e io ti premio con una testata in mezzo agli occhi caro il mio abbronzatissimo fenomeno lumbard......
Anche oggi la transumanza del lunedi pomeriggio e di nuove promozioni ha visto la nevrosi dell'accaparramento in un susseguirsi di stranezze e annunci.... Avevo già capito che sarebbe stata una giornata difficile quando ho visto, nel parcheggio, un motorino posizionato in verticale tra una 500 e una panda del '90, due vecchietti, malfermi sulle gambe, darsele di santa ragione per un posto macchina in sesta fila contromano e orde di shopping dipendenti alla spasmodica rircerca di un carrello da pagare anche in natura, scambiandolo con la nonna o un parente stretto.....Ma quando mi è stata assegnata la cassa 3 ho avuto la certezza che non sarebbe stata una giornata come tutte le altre..... E così è stato....
La cassa 3 è quella che preferisco, dove ho incontrato, nei miei primi giorni da incubo, la smemorata del sabato mattina... una cassa arieggiata da una sola postazione e aperta verso l'esterno, dove puoi trovarti alle spalle l'occhio vigile del cliente che controlla cosa tu faccia col suo bancomat o ti suggerisce, sbagliando immancabilmente, il codice a barre da digitare per le patate, puoi vedere bambini giocare al quadro svedese tra le sbarre o roterare attaccati alla colonna antitaccheggio, puoi bloccare anziani incontinenti che vedono una via di fuga verso il bagno.... una bella cassa la cui coda, costeggiando i frighi del minestrone surgelato si perde a vista d'occhio lungo le cassette di cipolle e di meloni dell'ortofrutta fino a spaziare, nei giorni migliori come oggi, tra le michette e i baci di dama della panetteria in un serpentone da bollino rosso che la A10 dopo ferragosto, al confronto, sembra una sterrata di campagna....
La superstizione non è il mio forte ma la cassa 3 ha un suo fascino sfigato che mi ha sempre incuriosito, sarà per questa sua caratteristica vulnerabilità data dalla collocazione, ma i migliori episodi, finora, mi sono accaduti proprio lì..... E' stato alla cassa 3 che una sera alla 21.05 mi si è presentato un distinto signore stile Transilvania che nel suo pallore rafforzato da un abbigliamento dark (che io definirei più stile "Dormi bene" onoranze funebri) mi ha mormorato esangue e in agonia "Signora mi può dire come si intitola questa canzone?" io lo guardo domandandomi se ho capito bene o,vista l'ora, sto cominciando a sentire delle voci come qualsiasi schizofrenico che si rispetti e chiedo "Quale canzone scusi?" "Quella che state trasmettendo adesso... sono mesi che la sento ma non so come si intitola" io continuo a guardarlo, dopo 4 ore di frastuono continuativo, urla di bambini isterici, di madri disperate, di annunci interni ed esterni, con l'espressività di una foca monaca appisolata al sole di Stintino e cerco una via di uscita a questa situazione.... Chiamo la collega che provvede a risolvere ogni problema e spiego la situazione ma mi sento urlare nella cornetta "STAI SCHERZANDO VERO?"...... Si in effetti scherzavo, ma il senso dell'umorismo si perde davanti a questo vampiro che mi fissa e aspetta da me una risposta....Fino a che, vinta dalla disperazione, opto per un ".....Forse può chiedere al punto di ascolto........" Il morto vivente mormora qualcosa, paga il Diabolik che aveva in mano e se ne va chiaramente deluso lasciando una scia di sangue dietro di sè......
Sempre alla cassa 3 mi si è incastrato un euro tra gli ingranaggi della chiusura del cassetto bloccando tutto per un buon quarto d'ora, in cui ho rischiato la lapidazione con le percocche.......
In questa postazione due simpatiche signore bergamasche nel loro tipico accento mi spiegavano, alla fine della spesa e con scontrino già fatto, che i soldi li aveva il marito di una delle due , fuggito in bagno, probabilmente con qualcuna incontrata strada facendo visto il tempo che ci metteva a ricomparire....Hanno rischiato il linciaggio e io con loro... quando si dice "voglio una vita spericolata".......
Ah bei tempi, ti affezioni alle cose e i ricordi ti fanno commuovere.... Ancora mi stupisco di come possano esistere così tante variegate tipologie di essere umano e non.......
ciao
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